La Nuova Legge sull’Oblio Oncologico in Italia

Questa legge, entrata in vigore il 2 gennaio 2024, rappresenta un passo significativo nella tutela dei diritti degli ex pazienti oncologici, garantendo loro la possibilità di non essere discriminati a causa della loro storia medica.

Obiettivi della Legge
La legge sull’oblio oncologico mira a prevenire ogni forma di pregiudizio o disparità di trattamento nei confronti delle persone guarite da patologie oncologiche. Essa si basa su principi fondamentali della Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, nonché sul Piano europeo di lotta contro il cancro.

Diritto all’Oblio Oncologico
Il diritto all’oblio oncologico consente alle persone guarite da una patologia oncologica di non dover fornire informazioni né subire indagini riguardanti la loro precedente condizione patologica. Questo diritto si applica in vari ambiti, tra cui:

Servizi bancari e finanziari: Le informazioni relative a patologie oncologiche pregresse non possono essere richieste né utilizzate per determinare le condizioni contrattuali, se il trattamento attivo si è concluso senza recidive da più di dieci anni (cinque anni se la patologia è insorta prima dei 21 anni).
Adozioni: Le indagini sulla salute dei richiedenti non possono riportare informazioni su patologie oncologiche pregresse se sono trascorsi oltre dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo, in assenza di recidive, o più di cinque anni se la patologia è insorta prima dei 21 anni.
Concorsi e selezioni al lavoro: Le informazioni sulla salute non possono essere richieste durante le procedure di selezione concorsuale e di assunzione.

Modalità di Ottenimento del Certificato
Per ottenere il certificato di oblio oncologico, gli ex pazienti devono fare richiesta presso una struttura sanitaria pubblica o a un medico. Il certificato attesta che il richiedente è guarito da una patologia oncologica e che non ha avuto episodi di recidiva per il periodo stabilito dalla legge.

Impatto della Legge
Questa legge rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la discriminazione degli ex pazienti oncologici. Essa riconosce che, grazie ai progressi della medicina, molte persone possono guarire dal cancro o convivere con esso come una malattia cronica. La legge mira a garantire che queste persone possano vivere senza il peso dello stigma associato alla loro precedente condizione medica.